(Teleborsa) -
Nel 2017 il prezzo di acquisto dell'energia (
PUN) sul
Mercato del Giorno Prima (
MGP) sale a 54 euro/MWh, tornando a crescere rispetto al minimo storico del 2016 e riallineandosi ai valori del biennio 2014-2015. E' quanto si legge nella newsletter del
Gestore Mercati Energetici (
GME).
La crescita del Pun riflette un contesto caratterizzato dall'ascesa delle quotazioni delle principali commodities, tra cui in particolare quella del gas, e dalla ripresa dei volumi scambiati sui livelli più alti dell'ultimo quinquennio.
Sale al 72,2% al sui massimo storico la liquidità del
Mercato del Giorno Prima (
MGP).
Sul lato della vendita rafforzano la loro posizione gli impianti alimentati a gas, i cui volumi di mercato raggiungono i massimi degli ultimi sei anni, sfiorando il 50% del totale nazionale su MGP.
A livello zonale, crescita in doppia cifra per tutti i prezzi di vendita, compresi tra i 50 euro/MWh del Sud ed i 61 euro/MWh della Sicilia. Il Mercato Infragiornaliero mostra dinamiche di prezzo ancora in linea con il
PUN e volumi inferiori solo al massimo storico del 2016.
Nel
Mercato a Termine dell'energia elettrica l'Annuale 2018 baseload chiude il periodo di trading a 54,32 euro/MWh, prospettando una stabilità di prezzi per l'anno in corso. Ai minimi dal 2012, infine, le transazioni registrate sulla
Piattaforma conti energia a termine (
PCE).
Tornando alle quotazioni, il prezzo medio di acquisto dell'energia nella borsa elettrica si attesta a 53,95 euro/MWh e, sebbene in aumento di 11,17 euro/MWh rispetto al minimo storico del 2016 (+26,1%), si riporta sui valori non elevati del biennio 2014/2015. Tale dinamica rialzista ha caratterizzato indistintamente tutti i mesi dell'anno, concentrandosi nel primo bimestre, caratterizzato dal protrarsi delle tensioni sul mercato francese, e ad agosto, in corrispondenza degli eccezionali livelli di domanda legati alle elevate temperature.