(Teleborsa) -
Tornano gli acquisti sulle principali borse asiatiche, dopo il
crollo della vigilia, grazie al
recupero messo a segno dai prezzi del petrolio, a dispetto del
flop al vertice di Doha, che avrebbe dovuto concordare un piano per congelare la produzione di greggio. A dare linfa alle quotazioni di greggio e dunque a interrompere il tracollo dei prezzi sarebbe un fattore contingente: la notizia che
la produzione in Kuwait è stata dimezzata a causa di uno sciopero dei lavoratori.
L'indice
Nikkei della piazza di Tokyo ha guadagnato il 3,68% fermandosi a 16.874,44 punti mentre il più ampio indice
Topix è salito del 3,25% a 1.363,03 punti.
In retromarcia la Cina, con
Shanghai che lima lo 0,12% e
Shenzhen lo 0,16%. Chiude poco sopra la parità
Seul +0,11% mentre
Taiwan arretra dello 0,37%. Misti gli altri mercati che hanno trattato, con
Hong Kong che guadagna lo 0,68%,
Singapore lo 0,73% mentre Kuala Lumpur cede lo 0,45%. Segni più per
Jakarta +0,07% e
Bangkok +0,87%.