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Draghi auspica un piano comune per tornare a crescere

Economia
Draghi auspica un piano comune per tornare a crescere
(Teleborsa) - La giornata era cominciata all'insegna dell'ottimismo, ieri, per i mercati azionari grazie anche al test superato da Spagna e Francia, che hanno centrato l'obiettivo di collocare rispettivamente 2,5 e 7,4 miliardi di titoli di Stato. Il rallentamento poi ha iniziato a insinuarsi in scia alle dichiarazioni del Presidente della Bce, Mario Draghi, che ha parlato di ripresa graduale nel corso del 2012, ma di una persistente incertezza e rischi al ribasso, chiedendo il "ritorno della crescita nell'agenda europea".

Il banchiere centrale ribadisce ciò che la settimana scorsa aveva invocato: un "patto per la crescita", suggerendo tre elementi essenziali: riforme strutturali, rilancio degli investimenti in infrastrutture, e un percorso per definire il futuro dell'euro nei prossimi dieci anni. "Dobbiamo fare chiarezza sul nostro futuro europeo comune", ha detto.
Il governatore della Banca centrale ha lodato inoltre i grandi progressi di Italia e Spagna aggiungendo però che "è meglio tagliare le spese che aumentare le tasse" e passa il testimone della crescita ai governi, sottolineando che "tocca a loro correggere gli squilibri dell'Eurozona".

Delusi quindi coloro che speravano e puntavano su una nuova liquidità in arrivo. "Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento a tre anni (Ltro) il momento in cui faremo annunci su questo argomento sarà giugno", ha detto Draghi sottolineando che la liquidità è abbondante.
Ieri la Bce ha deciso di lasciare i tassi invariati al livello record dell'1% e il banchiere centrale ha detto che il Board non ha discusso di interventi sui tassi spiegando poi che la discussione ha ruotato intorno all'attuale impostazione di politica monetaria, definita "accomodante".
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