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Lombardia sempre più in crisi. La Lega preme per le dimissioni di Formigoni

Costume e società, Politica
Lombardia sempre più in crisi. La Lega preme per le dimissioni di Formigoni
(Teleborsa) - Non si placa la bufera che si è abbattuta sulle regioni. Dopo il triste epilogo della regione Lazio investita dallo scandalo dei fondi del Pdl, ieri, la Lombardia ha avuto un altro duro colpo. Domenico Zambetti, assessore alla della Regione, è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di aver comprato, per le elezioni regionali del 2010, voti dalla 'ndrangheta. Non è la prima tegola che si abbatte sul Pirellone dopo la condanna del consigliere del Pdl Gianluca Rinaldin per falso e truffa e il rinvio a giudizio, per varie ipotesi di reato fra cui la corruzione, per l'ex esponente Pd, Filippo Penati.

Dopo questi fatti i consiglieri e assessori della Lega Nord hanno consegnato le proprie dimissioni al partito e oggi Roberto Maroni e Matteo Salvini, andranno dal governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni a cui lasceranno "la scelta se fare un passo di lato o indietro". La Lega è determinata ad andare avanti. L'alternativa? L'azzeramento della giunta, ha dichiarato Salvini al termine della riunione di ieri sera al Pirellone.

Formigoni da parte sua commenta l'arresto di Zambetti dicendo: "o siamo di fronte a un clamoroso abbaglio della magistratura oppure Zambetti ha tradito me e tradito tutti voi".

Formigoni a questo punto è consapevole del fatto che lo scandalo ha valicato i confini della Lombardi e oggi a Roma incontrerà i segretari di Lega e Pdl. Alla fine di queste consultazioni, deciderà quale la sarà la strada da intraprendere.

"Ubi maior... Decideremo nell'incontro con Alfano e Maroni".
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