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Le borse europee e l'euro crollano, lievita lo spread

Commento, Finanza
Le borse europee e l'euro crollano, lievita lo spread
(Teleborsa) - Nessuna schiarita in Europa, dove i mercati continuano a crollare, paralizzati da quel che sta avvenendo in Grecia. Fallito anche il tentativo di formare un Governo tecnico, Atene si avvia a nuove elezioni, ma quel che più spaventa le borse è la possibilità, sempre più concreta, di un'uscita della Grecia dall'Area Euro. Questa eventualità potrebbe infatti produrre effetti catastrofici sul Paese dell'area mediterranea e costi proibitivi per gli Stati che resteranno nell'Unione, compresa la Germania.

L'eventualità di un esilio della Grecia inizia a prender piede, ed anche il Fondo monetario e diversi esponenti delle Istituzioni europee hanno aperto la porta ad Atene.

Il tornado che si è abbattuto sul Partenone ha anche oscurato l'Ecofin, che avrebbe dovuto parlare più dettagliatamente delle misure per la crescita. Ora si aspetta la riunione del G8, anche perché il Presidente americano Barack Obama ha chiesto a Mario Monti di presiederlo e di parlare delle azioni pro-crescita.

L'euro sprofonda, cadendo anche al si dotto della soglia degli 1,27 dollari, mentre continua a lievitare lo spread, che ha toccato i 448 punti.

Le piazze peggiori in Europa sono Milano e Madrid, con perdite rispettivamente dell'1,3% sul FTSE MB e dell'1,98% sull'Ibex 35, perché scontano il possibile effetto contagio della crisi greca, data la posizione di fragilità dell'economia. Male anche Francoforte e Londra, con cali dell'1,2%, mentre Parigi e Bruxelles cedono poco più dell'1%.


Le banche sono in caduta verticale, specialmente MPS, che sconta un pesante calo degli utili nel trimestre. Male anche il Banco Popolare e Mediobanca.

In apnea gli industriali, che risentono della debolezza economica dell'Italia, confermata ieri dal dato sul PIL, ma anche della crisi che sta investendo l'Eurozona. Così le Fiat e Pirelli, che non gioiscono neanche per i deludenti dati sul mercato dell'auto europeo, che si conferma in calo.

Bene Finmeccanica e Terna, che aspettano le rispettive assemblee.

Calma Fondiaria-Sai, dopo che il CdA ha deciso di aggiornarsi a domani.
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