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La burocrazia italiana è maglia nera in Europa

Economia
La burocrazia italiana è maglia nera in Europa
(Teleborsa) - Mancata semplificazione normativa, lungaggini burocratiche, bassa qualità dei servizi pubblici e onerosità degli adempimenti fanno dell'Italia uno dei Paesi in cui pochi vorrebbero vivere, collocando il Bel Paese in fondo alle classifiche nel confronto con il Vecchio Continente.

E questi sono solo alcuni degli aspetti emersi nel Rapporto sulle determinanti dell'economia sommersa realizzato dall'Ufficio Studi di Confcommercio.

Tanto per citare alcuni degli elementi che non fanno onore alla burocrazia tricolore, si scopre che rispetto agli altri Paesi l'Italia registra il più basso livello di efficienza del sistema giudiziario ed è agli ultimi posti per la capacità di risolvere controversie tra imprese, per la diffusione di pagamenti irregolari e tangenti, per i costi e i tempi di adempimento degli obblighi fiscali (occorre un numero di ore quasi cinque volte superiore a quello del Lussemburgo).

Inoltre, negli ultimi dieci anni, il tempo di attesa per una sentenza di fallimento o di insolvenza è praticamente raddoppiato passando da uno a quasi due anni (quasi cinque volte i tempi dell'Irlanda e il doppio del Regno Unito), mentre anche sul fronte dei servizi pubblici resi ai cittadini l'Italia registra risultati tutt'altro che brillanti, in particolare per la scarsa qualità ed efficienza delle istituzioni e delle infrastrutture.

Nel campo dell'istruzione, ad una percezione abbastanza positiva della qualità della scuola primaria, fa riscontro una minore performance del sistema educativo superiore, anche a causa della scarsa diffusione del web all'interno delle scuole.

Solo sul versante della sanità si registra un risultato positivo. Sì, proprio la sanità, di cui tanti si lamentano e che è spesso protagonista di scandali e polemiche.
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