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Eurozona, l'industria resta in balia della crisi

Economia
Eurozona, l'industria resta in balia della crisi
(Teleborsa) - L'Eurozona si conferma in recessione, a causa dell'ennesima forte contrazione registrata dalla produzione e dai nuovi ordini, che ha provocato i maggiori tagli occupazionali dal gennaio del 2010. Lo rivela l'ultima indagine presso i direttori acquisto nel manifatturiero, che si esprime in termini di indice PMI, sceso a 45,1 punti a giugno, ma superiore ai 44,8 della stima preliminare.

Il peggioramento delle condizioni manifatturiere di giugno conclude il trimestre più debole in tre anni. Fra i Paesi dell'Eurozona restano in espansione l'Irlanda e l'Austria, poiché l'indice resta oltre quota 50 punti, che denota espansione. Fra le situazioni peggiori c'è la spagna, il cui indice scende sui minimi degli ultimi trentasette mesi a 41,1 punti, mentre l'Italia mostra il livello minimo da due mesi a 44,6.

Si conferma in frenata anche la locomotiva europea. Il PMI della Germania è sceso a 45 punti, collocandosi sui livelli più bassi degli ultimi trentasei mesi.

Chris Williamson, capo economista di Markit, la società che diffonde l'indagine, indica che questo dato suggerisce una contrazione del settore di circa l'1% durante il secondo trimestre, inoltre questo forte declino lascia presagire un'ulteriore accelerazione del tasso durante la seconda metà dell'anno. "Le imprese sono chiaramente pronte ad aspettarsi il peggio - sottolinea - iniziando a tagliare sia i livelli occupazionali che le giacenze delle materie prime ai tassi più veloci in due anni e mezzo".
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