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Israele chiude la Spianata delle Moschee. Abu Mazen: "dichiarazione di guerra"

Politica
Israele chiude la Spianata delle Moschee. Abu Mazen: "dichiarazione di guerra"
(Teleborsa) - Torna nel caos Israele, dopo l'equilibrio fragilissimo raggiunto all'ultima tregua, firmata alla fine di agosto. La decisione di chiudere la Spianata delle Moschee a Gerusalemme ha provocato una durissima reazione di Abu Mazen, che da Ramallah accusa: "Equivale ad una dichiarazione di guerra".

Tutto è iniziato ieri, quando un militante della Jihad islamica, Muatnaz Hijazi, ha tentato di uccidere il rabbino nazionalista Yehuda Glick, sparandoli a bruciapelo. L'assassino, sparito all'istante, è stato poi identificato ed ucciso questa mattina all'alba dagli 007 israeliani.

Da Gaza, però, il portavoce di Hamas ha definito l'attentato un "gesto eroico", affermando che "Glick merita di morire" e provocando la reazione di Israele.

Era dalla Guerra dei Sei Giorni del 1967 che la Spianata non veniva chiusa e, da quella stessa data, era proibito agli ebrei di andare a pregare in quel luogo di culto, un tempo sede del Tempio di Salomone. Il rabbino Glick, invece, era ben conosciuto fra i nazionalisti ebraici perché a favore di una ripresa delle preghiere alla Spianata.
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