(Teleborsa) - La crisi da Covid-19 colpisce duramente la
liquidità delle imprese: più di 4 su 10 (41%) sono andate
in banca nell’ultimo anno a chiedere un finanziamento per resistere alle conseguenze della crisi generata dall’emergenza e
affrontare le scadenze più urgenti a causa del calo dei giro d’affari e della liquidità in cassa. E' quanto emerge dall’indagine dell’
Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione nazionale di imprese da Nord a Sud dell’Italia in riferimento alle conseguenze della pandemia sul sistema economico.
La pandemia – sottolinea Uecoop - sta mettendo a dura prova tutti i settori, dai
servizi al
commercio, dalla
logistica alla
manifattura, dall’
agroalimentare al
turismo, a fronte di un crollo dei consumi nazionali del 10,8% che ha comportato la
chiusura di oltre 390mila attività in Italia.
Fra coloro che hanno chiesto un prestito alle banche, la domanda ha avuto
esito positivo 6 volte su 10 (61%), ma in quasi
1 caso su 3 (29%) ha dovuto approntare
garanzie e sostenere costi aggiuntivi ed e un altro
10% delle domande è stato
respinto senza erogazione de i fondi alle aziende.
A fronte di uno scenario di sofferenza sociale generalizzata con il rischio che la situazione peggiori quando finirà il blocco dei licenziamenti – evidenzia Uecoop – è necessario attivare prima possibile gli aiuti a imprese e famiglie con le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.