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I miracoli del Beato Silvio



Santo subito, Santo subito!!

Con queste parole il premier raccontava, in una intervista, di essere stato accolto da una folla festante in occasione di una sua recente visita in qualche parte d'Italia. Al di là della veridicità o meno dell'episodio, rimane il fatto che, quando il Postulatore Generale della causa inizierà l'inchiesta (processus) per giungere alla beatificazione di Silvio, non potendo fare eccezioni rispetto ai casi precedenti, dovrà individuare con dovizia di prove almeno 2 miracoli compiuti dal premier nel corso della sua travagliata vita terrena.

Tuttavia, da questo punto di vista, l'ecclesiastico non dovrebbe incontrare particolari ostacoli in quanto almeno 2 eventi miracolosi appaiono assolutamente incontestabili e soprattutto, cosa assai rara, vantano circa 60 milioni di testimoni.

Il primo di questi miracoli, forse il più incredibile, riguarda la figura del Capo dello Stato. In questo caso il premier, grazie a circa tre anni di continui tentativi di spazzar via ogni ostacolo che potesse in qualche modo interferire con una concezione assolutistica e verticistica dell'azione di governo, è riuscito, senza neanche dover toccare la Carta Costituzionale, a trasformare miracolosamente il ruolo del Presidente della Repubblica da ruolo essenzialmente simbolico e di rappresentanza a ruolo decisivo per le sorti della nazione.

In altre parole i tentativi di piegare ai propri interessi la Carta Costituzionale, gli attacchi alla Suprema Corte, le leggi ad personam, la volontà di limitare l'indipendenza della magistratura, il tentato blitz sul "Lodo Mondadori" andandosi tutti a scontrare puntualmente contro un Capo dello Stato ancora battagliero e deciso a far prevalere l'interesse nazionale sugli interessi particolari, hanno coagulato attorno al Presidente Napolitano un consenso popolare praticamente senza precedenti.

Ma soprattutto questo consenso popolare ha attribuito al Presidente il più efficace tra i poteri che il popolo gli poteva affidare, ossia la possibilità di opporre alla "distorsione" di leggi ed assetti istituzionali una azione di "moral suasion", forse non codificata, ma tuttavia dotata di una forza e di una efficacia assolutamente dirompente. Anzi, a ben vedere, quando questo "potere" viene tributato, e viene tributato di rado, finisce per divenire più efficace ed incisivo delle stesse prerogative costituzionali (in questo caso, come noto, piuttosto limitate) in quanto non viene conferito dalla legge alla carica, ma direttamente dal popolo alla persona.

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