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Il Nuovo MES? Nasce già vecchio, da rifare

Scritto ai tempi del Fiscal Compact, è inutilizzabile dagli Stati



Già leggendo questo elenco di condizioni, in particolare quelle relative al debito che deve essere inferiore al 60% del PIL e che nel precedente biennio alla richiesta deve essere stato ridotto di 1/20 l'anno, se ne ricava la assoluta inagibilità dello strumento del credito precauzionale.

Sulla base del nuovo Trattato MES, nessuno Stato europeo potrebbe ricevere una linea di credito precauzionale. A questo proposito, l'Articolo 14 dispone che "Il Consiglio dei governatori può decidere di variare i criteri di ammissibilità applicabili all'assistenza finanziaria precauzionale del MES, e modificare di conseguenza l'allegato III. La modifica entra in vigore dopo che i membri del MES hanno notificato al depositario l'avvenuto completamento delle procedure nazionali applicabili". Questo significa che il Consiglio dei Governatori potrebbe decidere di modificare unicamente le condizioni di ammissibilità per l'assistenza precauzionale, ma che queste dovranno comunque essere ratificate da tutti gli Stati membri.

Sempre nell'Allegato III si prevede che la linea di credito di emergenza, soggetta a condizioni rafforzate (Enhanced Conditions Credit Line, ECCL), possa essere concessa ai membri del MES "cui il mancato soddisfacimento di alcuni criteri di ammissibilità preclude l'accesso a una linea di credito condizionale precauzionale, ma che presentano una situazione economica e finanziaria generale comunque solida e un debito pubblico sostenibile". Ma non c'è nessuna disposizione che consenta al Consiglio dei Governatori di modificare questa disposizione: si rimane nella incertezza più completa, ameno di non ricorrere per analogia al rispetto delle norme ancora in discussione per rimpiazzare il Fiscal Compact. Ma è una questione aperta e delicatissima.

A parte la singolarità della affermazione secondo cui chiederebbe un prestito al MES uno Stato che gode di buona salute economica e finanziaria, anche in questo caso occorrerebbe riscrivere l'Allegato III per raccordarlo alle future norme europee in tema di sostenibilità delle finanze pubbliche.

Se non venisse modificato, chiarendo la portata di queste clausole circa la sostenibilità del debito, il nuovo Trattato MES servirebbe solo a far scattare il procedimento semplificato di ristrutturazione che viene introdotto dall'Art 12 del nuovo Trattato, in base al quale "A tutti i titoli di Stato della zona euro di nuova emissione con scadenza superiore a un anno emessi a partire dal 1o gennaio 2022 si applicano clausole di azione collettiva con votazione a maggioranza singola". In pratica, viene solo oliato il sistema che fu imposto alla Grecia dalla vecchia Troika, composta da Commissione, Bce e Fmi: prima ristrutturi il debito, poi ti fornisco l'assistenza finanziaria, ma alle mie condizioni.

Scritto ai tempi del Fiscal Compact, è inutilizzabile dagli Stati

Il Nuovo MES? Nasce già vecchio, da rifare



(Foto: © Michael Novelo / 123RF)
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