(Teleborsa) - Si conclude il martedì nero delle Borse europee che vede gli indici del Vecchio Continente concludere la giornata in picchiata.
L'umore degli investitori che, già appariva molto fragile a inizio mattinata era già nero prima dell'avvio della borsa di Wall Street, che con la sua apertura in rosso ha poi contribuito a dare un'ulteriore spinta alle vendite.
Ad affossare poi completamente i mercati anche le decisione di Standard & Poor's di tagliare, prima il rating a lungo termine del Portogallo ad "A-" da "A+" con outlook negativo e poi quello della Grecia che è stato portato dall'agenzia di rating a "BB+" il primo dei livelli in cui il giudizio è considarto "junk" ossia spazzatura.
A risentire del taglio dei rating anche la moneta unica che, sul valutario, arriva a toccare ora 1,3258 USD, intorno ai minimi di giornata a 1,3252 dollari.
Intanto, è in corso davanti alla Commissione del Senato USA, l'audizione di Goldman Sachs accusata di aver tratto beneficio dal collasso del mercato immobiliare. Accusa che i vertici del colosso bancario statunitense stanno "candidamente" tentando di smentire. Riflettori puntati anche sulla Federal Reserve, con il FOMC che avvia oggi la riunione e che annuncerà domani le decisioni di politica monetaria.
Bruxelles ha chiuso con un ribasso del 3,34% a 2567,68 punti, Zurigo con un decremento del 2% a 6667,47 punti, Parigi con uno svantaggio del 3,82% a 3844,6 punti ed Amsterdam con un regresso del 2,32% a 349,12 punti. Male anche Francoforte -2,73% a 6159,51 punti, Londra -2,06% a 5635,32 punti. La peggiore è Madrid che chiude in scivolata del 4,07% a quota 10494,4.