(Teleborsa) - Se gli italiani scoprissero che un grande gestore telefonico spia costantemente le loro chiamate su ordine dello Stato cosa succederebbe? Sicuramente, il caos. Esattamente quello che potrebbe scoppiare in America dove, a quanto pare, questo tipo di spionaggio è avvenuto realmente.
Secondo un documento ottenuto dal
Guardian, la National Security Agency statunitense starebbe raccogliendo milioni di telefonate dei clienti di Verizon, uno dei principali gestori statunitensi, in scia ad un ordine top secret ricevuto ad aprile.
Le chiamate oggetto di sorveglianza sono sia quelle nazionali che quelle effettuate verso l'estero. Verizon avrebbe l'obbligo di rendicontarle giornalmente all'Agenzia.
Il via libera a questo spionaggio sarebbe partito dall'agenzia segreta FISA (Foreign Intelligence Surveillance Court), che avrebbe a sua volta concesso all'FBI la capacità di permettere al Governo l'autorità di ottenere dati per un periodo di tre mesi, dal 25 aprile al 19 luglio.
Si tratta del primo caso di Grande Fratello statale dell'era Obama. Sotto l'Amministrazione Bush questi comportamenti della NSA erano all'ordine del giorno, ma mai nulla di simile era emerso in questi anni di presidenza di Obama.
Quello che suona più strano è che queste intercettazioni, che riguardano per esempio ora, data, luogo e durata della chiamata, non hanno un target di persone specifico, né derivano da un particolare allarme, per esempio terroristico.
Non si sa nemmeno se interessano solo Verizon o altre compagnie telefoniche.
L'unica cosa chiara è che questo scandalo potrebbe non giovare all'amministrazione Obama che per il momento, al pari dell'FBI, si è trincerata dietro un "no comment".