(Teleborsa) - L'ambizioso piano di dare una risposta alle crisi bancarie della zona euro non è più soltanto un'idea ma si sta trasformando in realtà. Oggi la Commissione Europea ha presentato i dettagli del meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie che eviterà nuovi scivoloni dell'economia.
La BCE avrà un ruolo da supervisore, e segnalerà quando una banca si trova in "seria difficoltà finanziaria" tanto da aver bisogno di "essere salvata".
A questo punto scenderà in campo un Consiglio unico di risoluzione in grado di preparare un piano di bancario che dia una risposta reale.
Sulla base delle decisioni prese dal Consiglio unico di risoluzione, composto da quattro membri permanenti, più i rappresentanti delle autorità di vigilanza nazionale, si metterà a punto il programma di soluzione bancario, e la Commissione UE a quel punto deciderà il da farsi: se il caso anche mettere la banca in liquidazione.
Il Board di risoluzione avrà anche il potere di sostituirsi alle autorità nazionali qualora queste ultime non rispettino le decisioni prese.
Prevista anche la creazioni di un Fondo unico di risoluzione bancaria che verrà controllato dal Consiglio unico di risoluzione "per assicurare la disponibilità di finanziamento di medio-termine mentre la banca è in fase di ristrutturazione".
Soddisfazione è stata espressa da Michel Barnier, commissario europeo per il mercato interno, che presentando il meccanismo unico di risoluzione ha messo in luce il fatto che "mancava un processo di decisione rapido, ma ora poniamo fine a questa frammentazione".