(Teleborsa) - Non si sono fatte attendere le risposte dei segretari di partito alla missiva inviata loro da Matteo Renzi. Ieri, un po' a sorpresa, il leader del Pd aveva scritto una
lettera aperta ai Segretari invitandoli ad aprire un dibattito sulle riforme, in particolare del bicameralismo, del titolo V e del
sistema elettorale, ponendo l'accento soprattutto su quest'ultima per dare un segnale forte agli italiani.
Renzi ha avanzato
tre proposte: doppio turno come i sindaci, modello spagnolo con premio di maggioranza e circoscrizioni piccole, rivisitazione della legge Mattarella con premio di maggioranza al posto del recupero proporzionale. Tra i primi a replicare
Angelino Alfano, vice Premier e numero uno di
Ncd. "Siamo coerenti con quanto detto: siamo pronti al lavoro sulla legge elettorale sul modello dei sindaci", ha affermato, aggiungendo che il modello dei sindaci "è chiaro e ha funzionato".
Anche
Forza Italia si è detta soddisfatta della mossa di Renzi. "A proposito di legge elettorale, colgo con positività il metodo proposto dal segretario del Pd Matteo Renzi sia rispetto alla possibilità di incontri e consultazioni bilaterali, sia rispetto al fatto che abbia messo sul tavolo diverse ipotesi, tra le quali c'è certamente una soluzione ragionevole, utile a garantire governabilità piena, un limpido bipolarismo e chiarezza di scelta per gli elettori", ha dichiarato
Silvio Berlusconi, puntando però sulla necessità di un
election day "per garantire una alta partecipazione e un notevole risparmio di spese per lo Stato".
Non è dello stesso avviso il
Movimento 5 Stelle, secondo il quale i discorsi di Renzi sono scritti da "mentalisti". "Matteo Renzi, il leader telecomandato, continua ripetere a pappagallo le storielle che gli suggeriscono i suoi ignoranti mentalisti che nulla sanno né del PD né (tantomeno) del MoVimento 5 Stelle".