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Ecco Italicum, la legge elettorale secondo Renzi

Politica
Ecco Italicum, la legge elettorale secondo Renzi
(Teleborsa) - Ballottaggio per chi non supera il 35%, premio di maggioranza che sia al massimo al 18% e niente preferenze. Sono queste le caratteristiche salienti della proposta di legge elettorale da poco illustrata da Matteo Renzi.

Una proposta nata anche dall'inatteso incontro del Sindaco di Firenze con Silvio Berlusconi ("solo un accordo sulle norme, non per farci un futuro governo", assicura il segretario del PD) che ha "tempi certi" ma non è "à la carte". O si prende tutto il pacchetto, o non se ne fa niente.

Come ampiamente anticipato dalla stampa, la legge elettorale secondo Renzi prevede un premio di maggioranza a chi abbia preso almeno il 35% delle preferenze. Il premio dovrebbe portare dal 53 al 55% massimo ("Dunque si parla di un premio che sia al massimo del 18%", chiarisce).

Qualora nessun partito o coalizione riuscisse a superare tale soglia, si andrebbe al ballottaggio secco non tra due candidati premier ma tra due coalizioni, due simboli o agglomerati di simboli che, senza possibilità di "apparentamento" (come succede per i sindaci) rigiochino la partita di fronte agli elettori. Chi vince quella sfida arriva al 53%.
I restanti seggi verranno invece distribuiti proporzionalmente alle altre liste.

Confermata anche l'ipotesi delle soglie di sbarramento del 5% per partiti in coalizione, l'8% per le singole sigle, il 12% per le coalizioni.

Quanto alle preferenze, tema caldo che ha portato oggi Beppe Grillo ad una piccola invettiva contro Renzi, il sindaco di Firenze afferma che l'accordo politico raggiunto non prevede la preferenza. "Chi pensa di usare l'argomento per farne polemiche, faccia pure".

Dal canto suo, il PD promette di fare sempre le primarie e il vincolo assoluto di rappresentanza di genere nelle liste dei collegi plurinominali.

La si chiami Porcellum alla spagnola o Italicum ("chiamatela pure così", scherza Renzi), questa è la proposta di riforma della legge elettorale del Partito Democratico a guida Renzi.

Perché l'incontro con Berlusconi? "Perché rappresenta Forza Italia. Dovevo parlare forse con Dudù?", afferma Renzi aggiungendo: "il tema della legittimazione politica di Berlusconi non riguarda me, perché la legittimazione politica viene dal popolo. Berlusconi è il capo del centrodestra".

Quanto alla riforma del titolo V, il Segretario spiega che "fermo restando l'impegno alla eliminazione diretta dei membri senato", sono state inserite delle disposizioni di salvaguardia sulle quali si farà chiarezza in seguito.
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