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M5S non si arrende e minaccia ricorso alla Consulta

Politica
M5S non si arrende e minaccia ricorso alla Consulta
(Teleborsa) - Non si placano gli animi a Montecitorio con i deputati 5 stelle che preannunciano battaglia. Lo scontro non solo verbale ma anche fisico rischia di arrivare sul tavolo della Corte Costituzionale.

La furia del Movimento 5 stelle è tangibile e oggi per precauzione le porte dell'ufficio del Presidente della Camera, Laura Boldrini sono state sbarrate.

Una cosa che non era mai successa prima, come non era mai successo che per votare un decreto venisse usata la ghigliottina .

Ieri, per la prima volta nella storia è arrivata la decisione del Presidente Boldrini che ha usato lo strumento parlamentare che permette di mettere direttamente ai voti un decreto che sta per scadere.

Il decreto che ha sollevato il polverone, nemmeno a dirlo è quello IMU Bankitalia. Scampata la paura per la seconda rata dell' IMU, per i proprietari di prime abitazioni, su cui la Camera ha deciso per il no, Montecitorio, invece ha approvato in extremis il decreto sul riassetto di Bankitalia.

Apriti cielo! A quel punto, sono volati insulti, spintoni schiaffi con qualche commesso di Montecitorio, e qualche deputato, che incappato nella rissa, è dovuto andare a farsi medicare.

Chi pensava che il culmine dell'ira funesta dei grillini si arrestasse con l'attacco al Presidente della Repubblica, Napolitano, arrivato poi, si sbagliava .

Ora i deputati pentastellati vogliono presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti di Laura Boldrini e dei presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia.

Lo scopo è ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl carceri.
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