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Pompei, la città morta due volte

Cultura, Economia
Pompei, la città morta due volte
(Teleborsa) - Questa volta l'ennesimo crollo a Pompei potrebbe essere l'inizio di una nuova era per la città distrutta dal Vesuvio prima, dall'incuria poi.

Il Ministero dei Beni Culturali, convocato per oggi per mettere mano alla delicata questione, ha deciso, tra le altre cose, "l'avvio di tutte le procedure necessarie ad effettuare gli interventi di 'somma urgenza' nelle aree interessate dai crolli per ripristinare le murature collassate ed intervenire su quelle ad immediato pericolo", e l'utilizzo di 2 milioni di euro sui fondi ordinari della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia "per interventi di manutenzione ordinaria del sito, presupposto indispensabile per ogni intervento di tipo straordinario e strutturale".

Oggi è arrivata anche la bacchettata di Bruxelles. Il commissario europeo agli affari regionali, Johannes Hahn, ha infatti espresso disappunto per lo stato in cui si trova l'antica città affermando: "Ogni crollo per me è una sconfitta enorme. Chiedo con forza alle autorità italiane di prendersi cura di Pompei perché è un sito emblematico non solo per l'Europa ma per il mondo".

Hahn ha poi promesso nuovi fondi da Bruxelles per il periodo che va dal 2014 al 2020.

Il problema, hanno spiegato ieri i funzionari della soprintendenza a La Stampa, non sono i finanziamenti comunitari. Quelli ci sono, ma l'Italia ha un anno di tempo per spenderli e questo significa che dovrà fare le gare d'appalto a tempo di record. Anche se ciò avvenisse, le ditte che perdono fanno sistematicamente ricorso alla magistratura, bloccando così l'assegnazione dei lavori, si legge sul quotidiano.

Si ricorda che ad agosto dello scorso anno l'allora governo Letta aveva varato un decreto legge per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo nel quale si istituiva una soprintendenza speciale su Pompei, una sorta di super commissario con ampi poteri che avrebbe dovuto garantire, tra le altre cose, il rispetto di impegni e bandi.
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