Facebook Pixel
Milano 3-mag
0 0,00%
Nasdaq 3-mag
17.890,79 +1,99%
Dow Jones 3-mag
38.675,68 +1,18%
Londra 3-mag
8.213,49 +0,51%
Francoforte 3-mag
18.001,6 +0,59%

Lavoro, casa, scuola, imprese: ecco la ricetta per cambiare

Economia, Politica
Lavoro, casa, scuola, imprese: ecco la ricetta per cambiare
(Teleborsa) - Ieri è stata una giornata campale per il Pramier Matteo Renzi impegnato su diversi fronti.

In primis c'è stato il primo via libera della Camera alla riforma sulla legge elettorale che Renzi ha definito "rivoluzione impressionante per l'Italia", poi nel pomeriggio dopo un Consiglio dei Ministri di circa due ore è arrivato il piano della "svolta buona" per l'Italia. Un programma quello di Renzi che passa dal Fisco al lavoro, dalle PMI alla scuola, senza dimenticare la cura del Nostro Paese in balìa del dissesto idrogeologico.

Un pacchetto quantomeno ambizioso che per grandi linee può essere così riassunto: per quanto riguarda il Capitolo Fisco ci sarà un taglio del cuneo fiscale. Dal primo maggio, i lavoratori avranno più soldi in busta paga. La busta paga sarà più pesante anche per quei lavoratori con un reddito di meno di 1.500 euro al mese a cui il Premier promette sgravi dell'IRPEF che permetteranno di guadagnare 1000 euro in più all'anno. I destinatari non sono solo i ceti più, "ma anche un po' di ceto medio", ha spiegato il Premier.

Renzi sulle orme di Obama che da sempre punta sulla middle class.

La misura riguarda 10 milioni di persone e costerà 10 miliardi. Anche le imprese godranno di un calo delle tasse, con l' IRAP che scenderà del 10%.

La copertura dei questo intervento sarà data dall'aumento dal 20 al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie ( da cui resteranno esclusi i BOT). Le coperture arriveranno anche da tagli permanenti alla spesa, come ha spiegato il ministro dell'Economia Padoan: i 10 miliardi saranno garantiti da 3 miliardi di spending review, dai 'risparmi' derivanti dal calo dello spread e dal margine offerto dal deficit al 2,6% che potrà eventualmente salire fino al limite massimo del 3%. Renzi ha indicato come possibile copertura anche i maggiori introiti IVA dal pagamento dei debiti.

Per quanto riguarda il Capitolo: debiti della pubblica amministrazione , il Premier assicura che entro il mese di luglio ci saranno 68 mld disponibili per pagare i primi insoluti dello Stato nei confronti delle imprese. 68 mld che si aggiungono ai 22 miliardi già pagati finora. Lo sblocco avverrà tramite le garanzie offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti alle banche che si "accolleranno" i crediti delle imprese. Garante ultimo ultima istanza sarà comunque lo Stato.

Per quanto riguarda il Capitolo Lavoro, o come preferisce chiamarlo il Premier, job act, I contratti a termine diventeranno di tre anni, mentre finora si poteva assumere a tempo determinato senza causale solo per un anno. Nel decreto è poi prevista anche una semplificazione dell'apprendistato.

Per i disoccupati poi ci sarà un sussidio universale di disoccupazione che assorbirà Aspi e mini Aspi previste nelle Riforma Fornero. Il sussidio sarà erogato "in ragione del tempo in cui la persona ha lavorato".

La Cassa Integrazione Ordinaria e Straordinaria rimarranno invariate introducendo però un "meccanismo premiante": si abbassa il contributo di tutti ma si alza di più la Cassa, mentre la Cassa Integrazione in deroga andrà verso l'esaurimento.

Per quanto riguarda il Capitolo imprese , le PMI potranno ottenere credito in maniera più semplice : Verrà aumentato di 500 milioni il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. In più agevolazioni per gli utenti: è previsto uno sconto del 10% sul costo dell'energia elettrica.

Per il Capitolo scuola dono stati messi sul piatto 3,5 mld per l'edilizia scolastica a cui potranno attingere Comuni e Province per ristrutturare le scuole. A Palazzo Chigi, arriverà l'unità di missione (una sorta di cabina di regia) per l'edilizia scolastica.

Per il Capitolo casa Renzi ha poi annunciato una serie di vendite tra cui gli alloggi ex IACP che potranno essere acquistate da parte degli inquilini a condizioni agevolate grazie ad accordi con con regioni ed enti locali. In più scende la cedolare secca che passa dal 15 al 10%. Il costo è di 146 milioni. L'obiettivo è dare sostegno agli affitti a canone concordato.

Il Premier ha annunciato l'asta delle auto blu come già fatto per il comune di Firenze. Le auto della pubblica amministrazione verranno messe all'asta sul web dal prossimo 26 aprile.
Condividi
```