(Teleborsa) -
Dopo un buon inizio del 2014 per la produzione industriale italiana, migliorata a gennaio ad un ritmo addirittura superiore a quanto stimato dagli analisti, a febbraio si ha una battuta d'arresto.
L'indice destagionalizzato della produzione industriale, infatti, è diminuito dello 0,5% rispetto a gennaio, mentre ella media del trimestre dicembre-febbraio l'indice ha registrato un lieve aumento (+0,1%) rispetto al trimestre precedente. Lo rileva l'ISTAT che spiega, inoltre, che, corretto per gli effetti di calendario, a febbraio 2014, l'indice è aumentato in termini tendenziali dello 0,4%, mentre bella media dei primi due mesi dell'anno la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato delude le attese degli analisti che avevano previsto un calo meno marcato su base mensile (-0,2%) e un maggiore aumento su base annua (+0,7%).
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio 2014, aumenti tendenziali diffusi in gran parte dei principali raggruppamenti di industrie: i beni intermedi e i beni strumentali aumentano entrambi del 2%, i beni di consumo dell'1,8%. Segna invece una flessione marcata del 9%, il comparto dell'energia.
Per quanto riguarda i settori di attività economica, a febbraio 2014,
i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti della fabbricazione di mezzi di trasporto e delle Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori.
Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria, della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche della attività estrattiva e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi.