(Teleborsa) - Vertice di due ore a Palazzo Chigi fra il Premier Matteo Renzi ed il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che hanno tirato le somme sulle riforme, dopo la storica intesa del Nazareno. UN appuntamento arrivato alla fine di una giornata intensa e cruciale per Renzi, che subito prima aveva chiuso la
partita delle nomine dei vertici delle aziende pubbliche.
Obiettivo dell'incontro dei due leader - accompagnati dai fedelissimi Lorenzo Guerini e Luca Lotti per il Premier e Gianni Letta e Denis Verdini per Berlusconi - la necessità di fare un bilancio di quanto fatto sinora sul tema delle riforme istituzionali (dall'Italicum al Senato), per tracciare la strada maestra che dovrà portare entro l'estate ad un ricambio istituzionale radicale.
L'incontro è servito per trovare l'intesa, con qualche "aggiustamento marginale", sulla riforma del Senato e del Titolo V della costituzione (le autonomie locali), dopo che queste tematiche avevano creato un po' di maretta in aula, ma soprattutto per fissare il timing delle riforme, con quella dell'organo legislativa attesa entro il 25 maggio prossimi ed, a seguire, il via libera all'Italicum.
Secondo alcune fonti, l'urgenza di un incontro sarebbe stata sentita soprattutto da Renzi, in vista del voto delle europee, che potrebbe cambiare le carte in tavola in caso di tracollo di consensi per Forza Italia. Per altri osservatori, l'appuntamento sarebbe stato voluto dall'ex Cavaliere proprio per
rinsaldare l'intesa del Nazareno e per rinnovare il patto con Renzi, sinora dimostratosi affidabile rispetto agli impegni presi prima della sua elezione.
Proprio al suo ritorno a Palazzo Grazioli è lo stesso Berlusconi a riferire dell'esito dell'incontro con il Premier: "Il patto è solido. C'è un ottimo rapporto personale".