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Renzi apre gli archivi sulle stragi. Per Grillo è solo una "cinica televendita"

Politica
Renzi apre gli archivi sulle stragi. Per Grillo è solo una "cinica televendita"
(Teleborsa) - Via il segreto di stato sulle stragi. La decisione presa dal premier Matteo Renzi ha fatto storcere il naso a Beppe Grillo che ha parlato di una "cinica televendita".

"Uno dei punti qualificanti della nostra azione di governo è proprio quello della trasparenza e della apertura - ha dichiarato ieri il premier - aggiungendo che in questa direzione va la decisione di oggi che considero un dovere nei confronti dei cittadini e dei familiari delle vittime di episodi che restano una macchia oscura nella nostra memoria comune".

Per il leader del Movimento 5 Stelle la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna e rapido 904 è una "balla", poiché "il segreto di stato non è opponibile - per legge! - nelle inchieste sulle stragi. Non esistono carte riguardanti le stragi che siano state negate ai magistrati", scrive Grillo sul suo blog aggiungendo che "le carte di cui parla Renzi sono quindi desecretate e in molti casi già consultabili", "sono tutte arrivate nelle mani dei Pm nell'ultimo ventennio e, pur svelando qualcosa di importante, non hanno certo portato alla verità".
"Il cinismo non ha limiti quando si tratta di qualche voto in più", conclude poi Grillo.
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