(Teleborsa) - Con 211 no e 129 si, la Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni, primo firmatario il capogruppo di Azione Matteo Richetti, contro il ministro dei Trasporti
Matteo Salvini. La mozione contro il ministro delle Infrastrutture e vicepremier poggia sul rapporto siglato dalla
Lega e da Salvini con il partito di Vladimir Putin "Russia Unita", ma sono stati lo stess
o Salvini e il suo partito ad affermare che quel rapporto è annullato nel momento in cui la Russia ha invaso l'Ucraina. Vicenda più spinosa, anche all'interno della stessa maggioranza per la stessa presidente
Meloni , quella che riguarda invece la ministra del Turismo
Daniela Santanchè. Fra i deputati della maggioranza, nessuno ha dubbi che per la seconda volta
verrà respinta la sfiducia, come il 26 luglio al Senato, quando votarono a favore solo M5s, Pd e Avs. Questa volta anche Azione ne chiede le dimissioni, alla luce di quanto emerso sulle società Visibilia, Bioera e Ki Group. Non Italia viva. "Santanchè ministra ha fallito e noi la contestiamo sul piano politico. Ma noi - ha spiegato Matteo Renzi - non usiamo le indagini per attaccarla".
Nei prossimi giorni però è attesa la chiusura dell'inchiesta su Visibilia per false comunicazioni sociali, e poi la Procura - a meno che Santanchè non chieda di farsi interrogare e dimostri il contrario - scaduti i venti giorni canonici, si avvia alla richiesta di rinvio a giudizio. Se dovrà affrontare un processo,
"la ministra farà le sue riflessioni", il refrain nel centrodestra. "Siamo garantisti, dopodiché - chiarisce il vicesegretario leghista Andrea Crippa - Meloni, che è premier e leader di FdI d
eciderà di fronte a un rinvio a giudizio".