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Il Decreto lavoro torna alla Camera per il sì definitivo

Economia, Politica
Il Decreto lavoro torna alla Camera per il sì definitivo
(Teleborsa) - C'è tempo fino al 19 maggio per convertire il decreto lavoro in legge. Dopo il sì dell'Aula del Senato alla fiducia posta dal governo Renzi, con 158 voti a favore, 122 contrari e nessun astenuto, il maxi emendamento passa ora alla Camera in terza lettura per il via libera definitivo. Il testo arriverà in Aula lunedì 12 maggio.

Il voto di fiducia è stato ottenuto non senza colpi di scena. La seduta, infatti, è stata una vera e propria bagarre: numerose le sospensioni a causa anche della protesta dei pentastellati, che hanno indossato magliette con la scritta "schiavi mai" occupando i banchi e ammanettandosi.

Il Pd è però convinto che il decreto lavoro "porterà occupazione" mentre Forza Italia parla di un decreto inutile e controproducente. Per l'Anief, invece, il collegato lavoro non risolverà affatto la questione del precariato anzi accentuerà il problema.
Secondo Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia al Senato, "il decreto lavoro emendato in Commissione è frutto di un compromesso al ribasso su un progetto che partiva insufficiente e che invece di ridare la speranza, la toglie a chi non trova lavoro e a chi l'ha perso. Un provvedimento inutile e controproducente, specchio dello strapotere della Cgil nel Pd e della incongruità di Matteo Renzi rispetto al suo compito e alle aspettative che pensava di generare".
Di diverso avviso la senatrice del Pd Laura Puppato, secondo la quale "il decreto lavoro non è il Jobs Act ma ne rappresenta il preambolo ed è un segnale preciso al Paese: che per questo governo e per questa maggioranza il problema dell'occupazione è una priorità assoluta. Noi intendiamo provocare uno shock nel sistema del lavoro in Italia", aggiungendo che "siamo per un contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in modo di far costare di più, come avviene in tutto l'Occidente, il lavoro a progetto e a tempo determinato rispetto a quello indeterminato".
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