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Expo 2015: spira ancora vento di bufera

Economia, Politica
Expo 2015: spira ancora vento di bufera
(Teleborsa) - Spira ancora vento di bufera sull'Expo 2015 dopo lo scandalo che si è abbattuto sull'Esposizione universale di Milano. Mentre continuano gli interrogatori degli arrestati, l'affaire Expo è diventato anche terreno di scontro tra i procuratori meneghini Ieri, il Premier Matteo Renzi si è recato a Milano, per incontrate i vertici dell'Expo.

"Lo Stato è più grande e forte dei ladri", ha dichiarato Renzi che ha anche tenuto a ribadire che l'Esposizione universale "deve diventare il fiore all'occhiello" dell'Italia.

Una tesi quella di Renzi ribadita anche via Twitter dove ha precisato: "chi ha sbagliato paghi. Ma ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro. Si fermano i ladri, non si fermano i lavori". La linea di Renzi è stata poi rimarcata, ieri sera durante la trasmissione "Ballarò" in cui il Premier ha lanciato la proposta per "chi prende le tangenti" di iniziare " a pagare con l'interdizione dai pubblici uffici".

Non poteva mancare alla trasmissione di Floris un accenno di campagna elettorale per il Premier Matteo Renzi che ha rivendicato l'azione del governo da lui stesso guidato. L''Italia ha davanti "due strade: quella di Berlusconi e Grillo l'abbiamo già vista all'opera. La mia è nuova? Non lo so se è nuova, è la strada di chi cerca di dare posti di lavoro e rilanciare l'Expo mentre Grillo vuole fermarlo", dichaiara Renzi

Le parole del Presidente del Consiglio hanno suscitato i caustici commenti di Beppe Grillo che, durante una conferenza stampa a Milano, sui fatti dell' Expo ha dichiarato: "è una rapina in corso. Vanno perseguiti i leader politici, e sappiamo chi sono, non quei quattro poveretti che vengono corrotti con 15 mila euro di tangenti….L'Expo lo deve bloccare la magistratura".

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