(Teleborsa) - Inizia in pompa magna, con tanto di inno di Mameli e Frecce Tricolore, la celebrazione della festa della Repubblica, che cade il 2 giugno, giorno in cui si ricorda l'anno 1946 quando fu proclamata appunto la scelta della forma repubblicana, in luogo di quella monarchica, a seguito di referendum.
Come ogni anno, il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano è salito sull'
Altare della Patria, in Piazza Venezia a Roma, per il consueto innalzamento della bandiera presso il monumento dedicato al Milite Ignoto. Con lui i Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il Sindaco Ignazio Marino ed il Premier Matteo Renzi.
Debutta per la prima volta una donna a capo della Difesa, il Ministro
Roberta Pinotti, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, l'ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Bagno di folla per il
Matteo Renzi, che si è recato all'appuntamento a piedi da Palazzo Chigi, mostrando di non voler rinunciare ai suoi vecchi costumi, quando era Sindaco di Firenze e attraversava la sua città. Fendendo la folla, il capo del Governo non ha rinunciato a saluti, sorrisi, pacche sulle spalle, ai tanto amati selfie ed anche a scambio del cinque con un bambino.
Dopo la commemorazione all'Altare della Patria, le autorità si sono concesse la
tradizionale parata dei Fori Imperiali, dove erano schierati ben 3.500 militari. Quest'anno si commemora anche il centenario della Grande Guerra, con uno sguardo all'Europa, mentre l'Italia si appresta ad assumere la Presidenza di turno nel Consiglio dell'Unione Europea. Il tema della manifestazione quest'anno è infatti "Forze armate, valori e tradizione dalla I Guerra Mondiale alla Difesa Europea".
Un momento di altissimo valore simbolico, a causa del populismi che si stanno affermando in Europa, che hanno spinto più volte il Capo dello Stato Giorgio Napolitano a mettere l'accento sull'unità e sull'importanza dell'UE.