(Teleborsa) - Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Cina ad implementare
riforme strutturali per correggere gli squilibri della propria economia.
L'organismo guidato da
Christine Lagarde ha confermato le stime di crescita di Pechino per quest'anno, ma ha tagliato le previsioni per il 2015.
Per il numero due del Fondo,
David Lipton, a Pechino per discutere di economia della Cina con alti funzionari, tra cui la Banca popolare cinese, il governatore Zhou Xiaochuan e il vicepremier Ma Kai, il
Prodotto Interno Lordo crescerà del 7,5% nel 2014 e del 7% l'anno prossimo contro il +7,3% stimato in precedenza.
Secondo l'FMI, la vera sfida della Cina consiste nel tradurre il vasto programma di riforme elaborato dal governo lo scorso novembre in misure specifiche. Per Lipton "sebbene le prospettive a breve termine siano positive e in linea con gli obiettivi del governo, le discussioni con le autorità hanno mostrato anche un ampio accordo sulla vulnerabilità e le sfide che, se non affrontate, potrebbero minacciare la rapida crescita nel medio e lungo termine".