Facebook Pixel
Milano 17:35
35.410,13 +0,12%
Nasdaq 22:00
18.557,96 -0,21%
Dow Jones 22:00
39.869,38 -0,10%
Londra 17:35
8.438,65 -0,08%
Francoforte 17:35
18.738,81 -0,69%

Crisi ucraina, l’economia russa a rischio di isolamento

Politica
Crisi ucraina, l’economia russa a rischio di isolamento
(Teleborsa) - I ricchi uomini d'affari russi sono sempre più preoccupati per la politica estera del loro presidente Vladimir Putin in Ucraina e si dicono certi che questa porterà a sanzioni sempre più paralizzanti per i loro business nel mondo. Nello stesso tempo avrebbero troppa paura per dirlo pubblicamente, per minacce di ritorsioni.

"Se Putin non si muove, presto e bene, per porre fine alla guerra in Ucraina sulla scia dell’abbattimento del jet della Malaysia Air, rischia di diventare un emarginato internazionale come il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, che gli Stati Uniti notoriamente hanno etichettato l'ultimo dittatore d'Europa". Lo avrebbe dichiarato un noto imprenditore russo che ha interessi economici in tutto il mondo. "Quello che sta succedendo è un male per gli affari e un male per la Russia".

"L'élite economica e commerciale è spaventata", ha detto Igor Bunin, direttore politico del Centro per la Tecnologia, a Mosca. "Nessuno di questi imprenditori parlerà a causa della minaccia implicita sui loro affari".

L'abbattimento dell’aereo malese, che ha ucciso 298 persone, ha portato a rinnovate minacce di sanzioni più profonde da parte degli Stati Uniti e l'Unione Europea, che hanno già inserito nella "black list" individui russi e corporations ritenute complici nel fomentare la rivolta filo-russo in Ucraina.

Il Segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto ieri che i dati in suo possesso indicano che la Russia ha fornito, oltre a tecnici militari, il missile "BUK" usato dai ribelli per abbattere l'aereo di linea.

Fa eco a Kerry il Segretario alla Difesa britannica, Michael Fallon, che in una dichiarazione parla di "terrorismo sponsorizzato".
Condividi
```