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Mercati ostaggio degli sviluppi geopolitici

Commento, Finanza
Mercati ostaggio degli sviluppi geopolitici
(Teleborsa) - Prima seduta della settimana all'insegna della debolezza per le principali borse europee. La chiusura positiva, venerdì, dei mercati americani dovrebbe favorire gli indici nel corso della giornata anche se sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche protagoniste di queste ultime sedute.

Dall'Occidente, intanto, è arrivato l'ultimatum alla Russia per la spinosa questione dell'aereo abbattuto in Ucraina.

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,353.

Sui livelli della vigilia lo Spread, che si mantiene a 163 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,78%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, sotto tono Francoforte, che chiude con un -0,25%; ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, mentre trascurata Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia.

Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 20.697 punti.


Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in luce Banco Popolare, con un ampio progresso dell'1,36%.

STMicroelectronics avanza dello 0,82%.

Si muove in modesto rialzo Snam, evidenziando un incremento dello 0,65%.

Bilancio positivo per Banca Mps, che vanta un progresso dello 0,61%.

Tra i più forti ribassi, invece, vendite su Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che registra un ribasso dell'1,44%. L'istituto ha terminato con successo l'aumento di capitale da 750 milioni di euro che è stato sottoscritto al 99,77%.

Tentenna World Duty Free, che cede lo 0,85%.

Sostanzialmente debole Fiat, che registra una flessione dello 0,77%.

Si muove in modesto ribasso YOOX, evidenziando un decremento dello 0,67%.


Tra le società a media capitalizzazione, vola del 3,90% Maire Tecnimont che ha sottoscritto un Memorandum of understanding (MOU) con la pachistana Fatima Group Principals (Fgp) per la realizzazione di un nuovo megacomplesso di fertilizzanti, negli Stati Uniti, del valore di 1,6 miliardi di dollari.

Sull'AIM Italia, vola Frendy Energy che ha inaugurato il nuovo impianto di Carrù, di cui detiene il 51%.
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