(Teleborsa) - L'inconsueta
ondata di gelo che ha investito gli Stati Uniti nei primi due mesi dell'anno, che ha zavorrato il
PIL del primo trimestre, non poteva non rimanere senza conseguenze. Il Fondo Monetario, infatti, ha tagliato le stime di crescita per l'anno in corso, proprio facendo riferimento al rallentamento subito nei primi mesi.
L'Istituto che ha sede a Washington ha indicato una stima di crescita pari all'1,7% rispetto al 2% previsto in precedenza, ma la battuta d'arresto sarà solo temporanea, poiché il PIL salirà in media del 3% nel biennio 2015-2016. Poi, la crescita si attesterà al 2,6% nel 2019.
Il miglioramento della situazione del mercato del lavoro è confermato dal FMI con una stima di disoccupazione al 6,4% nel 2014 (era il 7,4% l'anno scorso), al 6% nel 2015 ed al 5,5% del 2019.
Prevista anche una progressiva riduzione del debito e del deficit.