(Teleborsa) - Non si ferma l'orrore nella striscia di Gaza, dove sotto i bombardamenti
continuano a perdere la vita persone innocenti. Dopo due settimane di guerra il totale provvisorio delle vittime palestinesi è di 685, tra quelle israeliane se ne contano 34, mentre sono oltre 4mila i feriti,
I missili non risparmiano bersagli civili tra cui
ospedali e case, mancano i beni primari visto che l'accesso all'acqua non viene più garantito.
In questa situazione incandescente che non accenna a placarsi, l'Alto commissariato ONU sui diritti dell'uomo ha deciso di aprire un'inchiesta per crimini di guerra che si sono commessi nella striscia sia da parte israeliana che da quella palestinese.
L'Egitto continua a fare da mediatore proponendo la tregua che viene appoggiata dal segretario delle Nazioni Unite
Ban ki Moon.
Una tregua che nei giorni scorsi Hamas aveva escluso ma che ieri sera, il suo leader
Khaled Meshaal si è detto pronto ad accettare. Meshaal tuttavia pone la condizione che venga rimosso il blocco israeliano della Striscia. Una richiesta che Israele difficilmente potrà accettare.
Intanto la diplomazia continua a lavorare per sedare la situazione. Ieri sera, il Premier italiano,
Matteo Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano
Benjamin Netanyahu, mentre il segretario di stato americano
John Kerry continua i suoi incontri per cercare di trovare altri possibili mediatori che portino ad una rapida soluzione della crisi.