(Teleborsa) - Accelera l'attività manifatturiera cinese, segno che gli sforzi di Pechino per stimolare la crescita (l'ultima misura è l'
allentamento dei vincoli sui mutui) cominciano a dare i propri frutti.
L'indice
PMI manifatturiero della Cina è salito a luglio a 51,7 dai 51 di giugno. Si tratta del più alto livello da 27 mesi. Gli economisti avevano previsto una salita fino 51,4 punti. Si ricorda che una lettura superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai
nuovi ordini, un indicatore dell'attività futura, è passato lo scorso mese, da 52,8 a 53,6 punti, ovvero ai massimi livelli dal maggio del 2012.
Il sottoindice relativo alla
produzione è salito da 53 a 54,2 punti e quello relativo agli ordini per esportazioni da 50,3 a 50,8 punti. Sempre oggi
HSBC ha comunicato che in base alle sue stime definitive il suo indicatore PMI per la Cina è salito a luglio, a 51,7 punti contro i 52 della lettura precedente. Si tratta del più alto livello da 18 mesi.