(Teleborsa) -
Nell'Ucraina orientale si odono ancora i bombardamenti, mentre sono in arrivo gli
aiuti umanitari che verranno coordinati dalla Croce Rossa.
I filo-russi sono circondati dall’esercito regolare di Kiev, nell’enclave di
Donetsk e Luhansk, dove in 24 ore di bombardamenti sono stati uccisi oltre 20 civili, come riferisce in un comunicato un rappresentante dell’amministrazione della regione di Luhansk. "E' stato un attacco condotto con un fitto fuoco di mortaio nei quartieri orientali della città. Un autobus, un magazzino e molte abitazioni sono stati bersagliati".
Anche Donetsk è nel mirino dell’artiglieria ucraina. La radio locale riporta che almeno tre persone sono rimaste uccise sotto i bombardamenti.
Intanto
il convoglio di aiuti umanitari russi è in viaggio verso il confine e dove sia è un mistero. Stamattina il convoglio ha cambiato percorso rispetto a quello programmato, puntando dritto verso l’Ucraina.
Secondo gli
accordi iniziali tra Kiev e Mosca i mezzi dovevano passare la frontiera nella regione di Kharkiv, controllata dalle truppe governative ucraine.
Il presidente russo
Vladimir Putin sta seguendo la situazione dalla
Crimea. Incontrando i politici locali a Yalta ha detto, "faremo tutto ciò che è in nostro potere, per porre fine al conflitto il prima possibile, in modo che in Ucraina non scorra più sangue". Putin ha poi aggiunto, "la Russia si deve sviluppare con calma ed efficacia, senza isolarsi dal resto del mondo, senza rompere i legami con i propri partner, ma senza permettere a nessuno di comportarsi in modo sprezzante".