(Teleborsa) - Gli
automezzi russi sui quali sono caricati gli aiuti umanitari per le aree controllate dai ribelli in Ucraina, sono in sosta vicino al confine con l’Ucraina.
Una dozzina di veicoli militari riconvertiti, che trasportano uomini armati senza insegne, sarebbero in sosta a ridosso del confine nella regione di Luhansk, a circa 40 chilometri di distanza. Il grosso del convoglio, invece, composto da altri 275 mezzi, è parcheggiato in un campo vicino alla città russa di Kamensk-Shakhtinsky.
Sono stati notati anche movimento di piccole colonne corazzate a ridosso del confine. Alcuni soldati avrebbero dichiarato di non essere di supporto alla consegna dei mezzi alla
Croce Rossa Internazionale, che dovrebbe gestire l’operazione umanitaria.
Il conflitto dura ormai da mesi e
sembra ormai giunto all’epilogo, con le forza ucraine che spingono i separatisti filo-russi a sgomberare dalle loro roccaforti di Luhansk e Donetsk.
L'Ucraina, che teme il tentativo dei russi, a fronte degli aiuti umanitari, di attraversare il confine in violazione del diritto internazionale,
ha chiesto l’invio di operatori aderenti alla Croce Rosse Internazionale, per ispezionare il carico sul lato russo del confine.
"Ciò di cui abbiamo bisogno ora è una chiara de-escalation", ha detto il ministro degli Esteri ucraino
Pavlov Klimkin. "Dobbiamo fermare il traffico attraverso il confine, perché potrebbe essere attraversato da mercenari, denaro, armi, qualsiasi cosa. Abbiamo bisogno di schiacciare influenza russa sui separatisti".
La
Russia, ieri, ha proposto un cessate il fuoco per le consegne di aiuti umanitari nelle zone dei combattimenti. Il presidente Vladimir Putin ha promesso che avrebbe lavorato per fermare il conflitto. L'Ucraina, che continua ad essere bombardata dal territorio russo, si è detta d’accordo per una tregua bilaterale, ma solo se saranno soddisfatte tutte le condizioni essenziali, tra cui stabilire il controllo oltre il confine.