(Teleborsa) -
Segno meno in chiusura per Piazza Affari a fronte del
nulla di fatto delle altre Borse europee.
Depressi per gran parte della giornata in scia alle tensioni internazionali e al pessimo
dato sull'attività manifatturiera dell'Eurozona , i listini del Vecchio Continente sono risaliti dai minimi sul finale nonostante il mancato apporto di
Wall Street, oggi chiusa per la Festa del Lavoro.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,313. L'
Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.287,2 dollari l'oncia. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 95,67 dollari per barile.
Lieve calo dello
Spread, che scende a 153 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,42%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, invariate
Francoforte,
Londra e
Parigi mentre
Piazza Affari chiude in frazionale ribasso con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,51%.
Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,38 miliardi di euro, in deciso ribasso (-23,59%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 1,81 miliardi di euro; mentre i contratti si sono attestati a 132.601, rispetto ai precedenti 156.822 ed i volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,54 miliardi.
Tra i 216 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 94, mentre 116 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 6 azioni.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bene
UBI Banca e
STMicroelectronics.
Guadagni sotto il punto percentuale per
Mediaset, oggi sotto i riflettori grazie a
Telecom che ha aperto la porta ad
una nuova alleanza con il Biscione.
Tra i più forti ribassi, invece, crolla
Banca MPS, con una flessione del 2,55%.
Giornata "no" anche per
Saipem.
Positiva, al termine di una sessione erratica,
Luxottica , nel giorno del
Consiglio di Amministrazione straordinario che ha formalizzato l'addio dell'amministratore delegato Andrea Guerra e
scelto il modello di co-CEO.