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Referendum in Scozia, sondaggi conflittuali e tensione alle stelle

Economia
Referendum in Scozia, sondaggi conflittuali e tensione alle stelle
(Teleborsa) - Anche la Regina Elisabetta rompe gli indugi a pochi giorni dal referendum indipendentista in Scozia, lanciando un monito ai suoi sudditi scozzesi: "Spero che la gente penserà con molta attenzione al futuro".

Nel frattempo, la battaglia sul futuro di una Scozia indipendente si è intensificata nell’ultimo fine settimana, prima di giovedì, 18 settembre, data in cui si terrà il referendum secessionista scozzese.

I sondaggi evidenziano sempre un sostanziale equilibrio tra "favorevoli" e " contrari" all’indipendenza dalla Gran Bretagna. I più eclatanti li ha pubblicati ieri il Sunday Teleghaph, che riporta un sondaggio condotto da ICM research, secondo il quale il "Si" sarebbe avanti addirittura dell’8% sui "No", esclusi gli indecisi.

John Curtice, professore di politica presso la Strathclyde University di Glasgow, commentando il sondaggio condotto da ICM, ha detto che "il dato, pur non del tutto ignorato, dovrebbe essere considerato con cautela perché condotto on-line e poi perché fatto su un piccolo campione di popolazione"

A questo è seguito un altro sondaggio, condotto da Survation per Better Together, un movimento "unionista", che rovescia l’esito a vantaggio dei favorevoli allo status attuale della Gran Bretagna.

Un altro sondaggio condotto dalla società di ricerca Opiniumper conto per conto del quotidiano Observer, mostra un contenuto vantaggio dei "No" all’indipendenza, al 53%.

Il Sunday Times mostra invece un sondaggio in perfetto equilibrio: 50,6 dei "No", sul 49,4% dei "Si", entro un margine di errore che lo rende praticamente un pareggio statistico.

I sondaggi sono quindi estremamente contraddittori e misurano l’estrema volatilità dei consensi, in dirittura d’arrivo sul referendum secessionista, che ha il potenziale per innescare la rottura del Regno Unito dopo più di tre secoli e la formazione del più nuovo tra gli Stati sovrani d’Europa.
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