(Teleborsa) -
I listini azionari europei avviano la settimana finanziaria all'insegna del nervosismo complici i timori per i numeri che giungeranno domani dalla manifattura cinese, vista in calo per il secondo mese consecutivo.
Sul fronte macroeconomico, non sono attesi dati rilevanti mentre nel pomeriggio è atteso il discorso del presidente della BCE, Mario Draghi al parlamento europeo.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,24%.
Sui livelli della vigilia lo
Spread, che si mantiene a 132 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,34%.
Tra gli indici di Eurolandia, bilancio negativo per
Francoforte, che vanta un calo dello 0,46%; sottotono
Londra che mostra una limatura dello 0,56%, mentre è dimessa
Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,80%.
Tra le Blue Chip di Piazza Affari da rilevare la performance fortemente negativa di
ENI, che registra un ribasso del 2,47%, nel giorno dello stacco del dividendo.
Sotto pressione
STMicroelectronics, che accusa un calo dell'1,62%, su cui continuano le prese di profitto.
Scivola
Salvatore Ferragamo, con un netto svantaggio dell'1,35%, nonostante le previsioni di crescita per fine anno, annunciate dall'amministratore delegato, Michele Norsa.
In rosso
Saipem, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,26%.
Schiva le vendite
Enel insieme a
Enel Green Power e
Terna.
Fuori dal paniere principale exploit di
Trevi sulla scia di nuovi ordini in Africa, Sud America e Medio Oriente.