(Teleborsa) - Art 18 sempre più sotto i riflettori. Dopo l'
apertura del Ministro del Lavoro Poletti ad eventuali ad eventuali modifiche al "Job Act", il numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi, rimane "favorevole all'abolizione dell'articolo 18".
Intervistato su Sky da Maria Latella, Squinzi ritiene che il famigerato articolo penalizzi gli investimenti in Italia.
Nel "mondo ci dicono che in Italia non si può investire perché c'è l'articolo 18... Quando assumi un dipendente è per la vita e che i vincoli posti sono insormontabili. È un moloch che va abbattuto una volta per tutte: se saremo capaci di fare la riforma, ciò darà più spazio a chi vuole investire nel nostro Paese".
Non lascia dubbi la posizione del presidente di Confindustria, che è stata ribadita, all'inaugurazione del Cersaie a Bologna. "tuttavia ha aggiunto che "l'articolo 18 è comunque un aspetto di una riforma complessiva del mercato del lavoro che deve riguardare anche le politiche attive e il sistema del welfare.
L'abolizione dell'articolo 18 secondo Squinzi, sarebbe un "segnale molto forte" per gli investitori, sia italiani che stranieri. Ma per vedere i benefici reali sulla proposta di un contratto
a tutela crescente si dovrà aspettare di conoscere le proposte reali e finali del governo Renzi.