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L'Amarone: eccellenza italiana e cultura universale

Cultura, Economia
L'Amarone: eccellenza italiana e cultura universale
(Teleborsa) - Compie trentatré anni il Premio Masi, riconoscimento nato dall'intuizione di Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola (guarda le videointerviste: "il vino motore della ripresa" e "Sandro Boscaini, bisogna incentivare l'export di vino italiano"), che "celebra l’universalità e la contaminazione dei valori delle Venezie declinati nelle arti e nei mestieri".

Sabato sera, nel corso della tradizionale cerimonia al Teatro Filarmonico di Verona, è avvenuta la consegna dei premi Grosso d’Oro, Civiltà del Vino e Civiltà Veneta, che quest’anno sono stati assegnati rispettivamente, alla scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich ("cronista degli eventi più importanti dell’Unione Sovietica della seconda metà del ventesimo secolo"), al tenore Andrea Bocelli, a Umberto Contarello, a Mario Isnenghi e all'Associazione Ville Venete nella persona del suo presidente Alberto Passi.
Nel pomeriggio, invece, si è svolta la cerimonia della firma della Botte di Amarone Masi, il cui contenuto una volta imbottigliato verrà consegnato ai vincitori.

"Il Premio Masi dimostra sempre di più la sua anima glocal – ha affermato Sandro Boscaini vice presidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola – rendendo tangibile la trasposizione dei valori delle Venezie in chiave universale, al di là delle appartenenze geografiche e culturali. In questi anni il Premio Masi – ha concluso Boscaini – non solo ha lasciato una traccia ma ha segnato anche un nuovo percorso in cui le diverse discipline dei protagonisti interagiscono intimamente dando voce al cambiamento senza mai dimenticare le proprie radici".
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