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L'economia globale non va. Il Fondo Monetario taglia anche il PIL dell'Italia

Economia
L'economia globale non va. Il Fondo Monetario taglia anche il PIL dell'Italia
(Teleborsa) - "Crescita globale deludente, ritmo della ripresa irregolare e a macchia di leopardo". E' questo l'eloquente titolo assegnato dagli esperti del Fondo Monetario Internazionale all'ultimo World Economic Outlook, la consueta panoramica sulle prospettive dell'economia mondiale.

Panoramica che, rispetto a questa estate, evidenzia diffusi peggioramenti. Innanzitutto l'Organizzazione con sede a Washington ha tagliato le stime sulla crescita globale del 2014 e del 2015 rispettivamente a +3,3% e +3,8%. Nel World Economic Outlook di luglio si attendeva invece un +3,4% per l'anno in corso e un +3,9% per il prossimo.

Questo maggior pessimismo, spiega, riflette la battuta d'arresto di alcune economie avanzate avvenuta durante la prima metà del 2014 e una visione meno ottimistica per quanto riguarda alcuni mercati emergenti.

Molti i fattori negativi, afferma il numero uno del Dipartimento Ricerca del Fondo, Olivier Blanchard: dal crollo della fiducia all'elevata disoccupazione, passando per l'indebitamento di molti Stati.

Ovviamente non tutti i Paesi se la passano male: gli Stati Uniti, per esempio, stanno crescendo velocemente grazie alle azioni intraprese in passato per combattere la disoccupazione, la crisi immobiliare e il calo dei consumi.

Purtroppo, però, gli States sono quasi una mosca bianca. Tra le altre economie avanzate, infatti, il PIL del Giappone si è contratto più delle attese a causa dell'aumento dell'IVA.
Nonostante ciò il FMI è fiducioso sulla ripresa degli investimenti privati e sul fatto che l'economia si stabilizzerà nel 2015.

Per quanto riguarda l'Eurozona, il Fondo Monetario parla di "crescita insoddisfacente e persistente fragilità". L'economia dell'Area migliorerà gradualmente ma a singhiozzi supportata soprattutto dal ridimensionamento degli spread dei Paesi più fragili e dai tassi ai minimi storici.

Italia altra nota dolente: il PIL della Penisola segnerà -0,2% quest'anno e un +0,8% nel 2015. Si tratta di un outlook in peggioramento rispetto a luglio, quando l'FMI aveva stimato rispettivamente un +0,3% e un +1,1%. La disoccupazione toccherà un picco del 12,6% per poi segnare una limatura al 12% nel 2015.
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