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Altra giornata "no" per le Borse europee. Giù anche Piazza Affari

Commento, Finanza
Altra giornata "no" per le Borse europee. Giù anche Piazza Affari
(Teleborsa) - Tutte frecce rosse tra i principali listini del Vecchio Continente. I mercati, sui minimi di otto settimane, continuano a scontare i timori per un rallentamento dell'economia globale e una nuova recessione in Eurozona anche alla luce dell'allarme crescita contenuto nel World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale.

Non ha aiutato l'avvio debole di Wall Street dove ora l'indice S&P-500 sta viaggiando sulla parità in attesa dei Verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve e dell'avvio della stagione delle trimestrali con i numeri di Alcoa in arrivo a Borsa chiusa.

Sostanzialmente stabile l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,268 mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) viaggia a 87,41 dollari per barile, in netto calo dell'1,62% nonostante l'aumento delle scorte di greggio in USA.

Invariato lo Spread, che si posiziona a 143 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,33%.

Tra gli indici di Eurolandia, Francoforte chiude con un ribasso dell'1%, Londra dello 0,21%, Parigi dello 0,97%.

A Milano il FTSE MIB, che scende a 19.645 punti, con uno scarto percentuale dello 0,64%.

In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,72 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i contratti si sono attestati a 244.966, rispetto ai precedenti 233.154, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,99 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,04 miliardi.

A fronte dei 226 titoli trattati, 173 azioni hanno chiuso in ribasso. Per contro 40 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 13 azioni del listino italiano.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostate Banca Popolare di Milano e Azimut, quest'ultima grazie anche ai dati sulla raccolta comunicati nel primo pomeriggio.

Tra i più forti ribassi, invece, ancora sensibili perdite per World Duty Free che ora, oltre al presunto profit warning sulle attività spagnole, sconta anche i timori per un calo del traffico aeroportuale legato al panico da Ebola.
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