(Teleborsa) - Giovedì amaro per gli italiani: oggi è l'ultimo giorno utile per pagare l'
acconto sulla TASI - Tassa sui Servizi Indivisibili, istituita dalla legge di Stabilità 2014.
15 milioni di cittadini, proprietari di una prima casa nei comuni che hanno deliberato le aliquote entro settembre (oltre 5.800) sono chiamati alla cassa per versare la prima rata della tanto odiata tassa, per poi tornare ad aprire il portafogli il
16 dicembre in vista del saldo.
Interessate molte grandi città come
Roma e Milano e altri
64 capoluoghi di provincia tra cui Firenze, Verona, Palermo e Reggio Calabria.
Per quei Comuni che non hanno deliberato entro settembre, invece, la TASI deve essere versata in un’unica soluzione entro il 16 dicembre, con aliquota fissa all’1 per mille.
Salate le multe: è prevista una sanzione per omesso versamento pari al 30% del mancato pagamento. Per chi paga in ritardo, invece, la sanzione può essere ridotta sensibilmente a seconda se il
ravvedimento è breve, medio o lungo. Se il pagamento viene effettuato entro il 15° giorno, la sanzione è pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo; dal 16° sino al 30° la sanzione aumenta al 3% del tributo da versare; se invece si paga oltre il mese, ma entro 1 anno dalla scadenza del pagamento, la sanzione sale al 3,75% del tributo. A ciò vanno aggiunti gli interessi legali.
Svanite invece le speranze per una
"tassa unica sulla casa", ipotesi ventilata dal premier
Matteo Renzi poco tempo fa. Ieri, infatti, nella
manovra varata ieri dal consiglio dei ministri non è stata introdotta alcuna misura relativa al riordino della tassazione sulla casa.