(Teleborsa) -
Le borse europee tornano in rosso dopo il "temporaneo rimbalzo" dello scorso venerdì. I mercati, infatti, chiudono la seduta in rosso, assieme a Piazza Affari, che ha performato nella media europea, mentre la
borsa USA si muove ancora a due velocità.
A nulla è servita la linfa offerta dal
rally dei mercati asiatici, seguito da un approccio più tentennante di Wall Street, alla luce dei rinnovati timori per la frenata dell'economia mondiale. Fra l'altro,
il panic selling della scorsa settimana non sembrerebbe episodico.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,278. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.244,6 dollari l'oncia. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 82,03 dollari per barile, con un calo dello 0,87%.
Sale molto lo
Spread, raggiungendo 172 punti base, con un deciso aumento di 10 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,57%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, in rosso
Francoforte, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,50%, pensosa
Londra, con un calo frazionale dello 0,68%, mentre spicca la prestazione negativa del
Parigi, che scende dello 0,97%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,86%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,82%, terminando la seduta a 19.612 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,31%); poco sopra la parità il
FTSE Italia Star (+0,41%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,95 miliardi di euro, in calo del 32,39%, rispetto ai 4,36 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 266.461, rispetto ai 346.565 precedenti.
Tra i 225 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 102, mentre 111 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 12 azioni.
In luce sul listino milanese i comparti
Immobiliari, con un +0,89% sul precedente e
Telecomunicazioni (+0,60%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Media (-3,38%),
Vendite al dettaglio (-2,49%) e
Petroliferi, che ha riportato una flessione di 2,29%.
Tra le migliori Blue Chip si segnalano alcune banche come la
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, con un discreto guadagno dell'1,44%, ed il
Banco Popolare, che mostra un rialzo dello 0,98%. Bene anche
Mediobanca, che segna un aumento frazionale dello 0,87%. In controtendenza
Banca MPS che cede l'1,88%, sui timori di una bocciatura negli stress test.
Autogrill avanza dello 0,64%, mentre fa molto male la sua controllata
World Duty Free, che soffre un decremento del 3,98%, fra i peggiori del paniere principale.
Tra i più forti ribassi si segnala il crollo di
Mediaset, con una flessione del 4,29%, sui timori di una concorrenza di Sky sui canali "in chiaro".