(Teleborsa) - La Banca Centrale inglese non ha al momento alcuna fretta di cominciare ad alzare i tassi di interesse. E questo non certo per colpa dell'economia britannica che, anzi,
continua a migliorare. Nessuna sorpresa dai Verbali del
meeting di politica monetaria della Bank of England dello scorso 9 ottobre.
Come nelle
precedenti Minutes, il Board continua ad essere
spaccato con i soliti due "falchi"
Martin Weale e Ian McCafferty che vorrebbero aumentare da subito il costo del denaro di 25 punti base.
Gli altri sette membri del Comitato di politica monetaria, incluso il Governatore
Mark Carney, preferiscono attendere tempi migliori.
I
segnali di rallentamento dell'economia globale, in particolare dell'Eurozona, l'
inattesa frenata dell'inflazione in Gran Bretagna e le tensioni geopolitiche internazionali hanno portato l'Istituto di Threadneedle Street alla conclusione che
per ora è meglio non avere fretta ad avviare l'exit strategy.
Non solo: anche dopo il primo aumento del Bank Rate, la politica monetaria resterà "estremamente accomodante" e i futuri nuovi aumenti saranno molto graduali, si legge nei Verbali.
La notizia ha avuto un
effetto deleterio sulla sterlina, che in poche ore ha perso notevolmente terreno su dollaro ed euro.