(Teleborsa) - Bankitalia promuove la
Legge di Stabilità 2015, anche se con
qualche riserva. Una su tutte, il
TFR in busta paga.
In audizione presso le commissioni riunite bilancio di Camera e Senato, il vice direttore della Banca Centrale tricolore,
Luigi Federico Signorini, ha spiegato che in generale la Manovra, grazie al rallentamento dell'iter di aggiustamento dei conti pubblici, potrebbe contribuire a
evitare il rischio di una spirale recessiva.
Bene anche la
riduzione del cuneo fiscale, l'introduzione delle
clausole di salvaguardia, che "rafforzano la credibilità dell'impegno dell'Italia a proseguire nel processo di consolidamento delle finanze pubbliche", le
misure a contrasto dell'evasione, sebbene al momento non si possa stimare il beneficio sul gettito, e il
finanziamento di riforme potenzialmente importanti relative all'istruzione scolastica e al mercato del lavoro".
Dubbi, invece, TFR in busta paga. Secondo Signorini, "l'adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate". Per questo "è cruciale che la temporaneità del provvedimento sia mantenuta", ha sottolineato il vice direttore.
Qualche perplessità anche sul ridimensionamento dell'Irap. Da una parte consente un significativo alleggerimento del costo del lavoro. Dal'altra, però, "comprime i margini di autonomia delle Regioni, per le quali il tributo rappresenta la principale fonte di finanziamento".