(Teleborsa) - Cina e Russia hanno rafforzato i loro legami nelle
forniture di energia con un
secondo accordo sottoscritto all’APEC di Pechino, che di fatto riduce la dipendenza russa in Europa e assicura quasi un quinto delle esigenze di gas alla Cina, in espansione continua per la fine del decennio.
Il presidente russo
Vladimir Putin e il presidente cinese
Xi Jinping, hanno firmato l'accordo preliminare delle forniture di gas a Pechino, nello stesso momento in cui il presidente americano Barack Obama è arrivato nella capitale cinese per il vertice Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC).
L'operazione è leggermente più piccola rispetto ai
400 milioni di dollari annui pattuiti lo scorso marzo.
La compagnia petrolifera russa,
OAO Gazprom, sta negoziando la fornitura di ben
30 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, per i prossimi 30 anni, che arriveranno in Cina dagli impianti estrattivi in Siberia.
Nella stesso tempo un altro produttore russo,
OAO Rosneft, ha accettato di vendere una quota del 10% in suo possesso in una società siberiana di proprietà statale, alla China National Petroleum Corp.
L'esportazione di nuove forniture energetiche in Asia, aumenta la
possibilità di assistere ad un eccesso di "materia prima" sui mercati energetici mondiali entro l'inizio del prossimo decennio.
Una volta che inizieranno le consegne, la
Cina soppianterebbe la Germania come il più grande mercato di gas che arriva dalla Russia.