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Il Job Act esce a pieni voti dalla Commissione. Domani torna in Aula

Economia, Welfare
Il Job Act esce a pieni voti dalla Commissione. Domani torna in Aula
(Teleborsa) - La Commissione lavoro alla Camera ha licenziato il Job Act, con qualche modifica rispetto al testo approvato in Senato, per tener conto delle ultime modifiche concordate con a minoranza del Pd, che ha ricompattato il partito sul tema dell'articolo 18.

Votato anche il mandato al relatore, il Presidente della Commissione Cesare Damiano, per riferire all'Aula della Camera, dove il provvedimento sbarcherà domani, 21 novembre.

Il Premier Matteo Renzi ha commentato positivamente l'ultimo passaggio dell'iter parlamentare della riforma, sottolineando che, se servisse, il governo è disposto anche a chiedere la fiducia sul provvedimento, che dovrà essere fuori da Montecitorio entro il 26 novembre, per lasciar posto alla Legge di stabilità.

Intanto, il Presidente della Commissione Cesare Damiano ha detto di aver avuto dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, l'assicurazione che saranno aumentate le risorse per gli ammortizzatori sociali: agli 1,6 miliardi già stanziati ne vanno aggiunti altri 400 milioni per la cassa integrazione in deroga e 400 milioni della riforma Fornero. Aggiungendo altri 500-600 milioni - ha affermato - sarebbero assicurate le risorse aggiuntive per il 2015.

Il Ministro Poletti, dal canto suo, ha ricordato che il Job Act "non è una riforma isolata", ma fa parte di tutto il disegno di riforme avviato da questo governo, finalizzate a rendere l'Italia "più attraente" all'estero. Il Job Act nello specifico - ha ricordato - mira a rendere più dinamico il mondo del lavoro ed aumentare l'occupazione.

Nel frattempo, il Ministero del Lavoro sta già lavorando sui decreti attuativi, in particolare per quanto riguarda la disciplina del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e la tipizzazione dei casi di reintegro previsti nel nuovo articolo 18.
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