(Teleborsa) - In un piccolo comune del
Piemonte ad una sessantina di chilometri da Torino è accaduto un miracolo tecnologico, la caparbietà di alcuni cittadini del paese di
Verrua Savoia ha battuto in un sol colpo la burocrazia ed il digital divide.
Alcuni abitanti di Verrua Savoia, piccolo borgo sovrastato da una splendida rocca al confine con le province di Asti, Vercelli e Alessandria, hanno dato vita ad un’associazione di cittadini, la "
Senza Fili, Senza confini", con lo scopo di "
sostenere la crescita e il rafforzamento della cultura locale e il sostegno di Internet come strumento di promozione e tutela delle identità culturali". L’organizzazione non ha scopo di lucro ma con un quota associativa di 50 euro annuali offre a tutti i cittadini la connettività alla rete Internet con una capacità di
20 Mbps, un prezzo imbattibile rispetto a quello offerto dai provider operanti in Italia, poco interessati a realizzare una simile infrastruttura di telecomunicazioni nel comune.
I cittadini di Verrua Savoia non sono partiti da zero, hanno sfruttato le conoscenze e l’ingegno di un loro ormai illustre concittadino,
Daniele Trinchero, professore del Politecnico di Torino e fondatore del laboratorio
i-Xem. Trinchero non è nuovo ad imprese tecniche di questo genere, è stato infatti il responsabile dell’arrivo di Internet sul rifugio più alto di Europa,
Capanna Margherita sul Monte Rosa, ma quello che ha dell’incredibile agli occhi dei profani è che abbia ottenuto il benestare e le necessarie autorizzazioni dal
Ministero dello Sviluppo economico.
L’associazione quindi è partita con
29 soci che hanno conferito da Trinchero, dopo una prima fase sperimentale molto empirica, l’incarico di investire i fondi raccolti per l’acquisto di dispositivi tecnologici, facilmente reperibili in commercio, ed implementare ila
rete wi-fi comunale.
Questa intuizione dei cittadini di Verrua Savoia è il
Cavallo di Troia che potrà irrompere nella fortezza entro la quale il
digital divide costringe Internet e relega le tante
zone rurali e montane del nostro Paese in ambiti marginali di sviluppo tecnico. E’ un modello intelligente, a basso costo ed efficace che può essere facilmente replicato negli oltre
3.500 comuni italiani con meno di
2.000 abitanti destinati ad un terzo mondo tecnologico, isolato dal web, dalle informazioni e le opportunità che offre Internet.