(Teleborsa) - Alta tensione in casa del Movimento 5 Stelle che, fra espulsioni e dissidenti, sembrerebbe deconcentrarsi rispetto ai temi portanti dell'ultimo periodo, non ultimo lo
scandalo della mafia nella Capitale. O almeno è quello che in molti ipotizzano, ma non la vede così il leader ideologico del Movimento,
Beppe Grillo, il quale risponde: "Sono più vivo che mai. Nonostante questo tentativo di seppellimento mio, di Casaleggio, del M5S".
Grillo - che ha anche citato i nomi di Marino, "Renzie" ed il caso della mafia a Roma - risponde così sul suo blog alla sfida lanciata dal palco dal
sindaco di Parma Federico Pizzarotti, chiamando a raccolta i "350 dissidenti" del M5S.
Pizzarotti, ribadendo di voler restare nel movimento dei pentastellati ha però recriminato "vorrei che si riconoscesse anche il mio operato".
"I nemici sono fuori ed invece noi ci facciamo la guerra dentro", ha proseguito il sindaco, il rispondendo affermativamente ad una domanda su un possibile "passo indietro di Grillo", che ha poi sollecitato la replica del leader del movimento.