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L'acquisto di titoli di Stato dell'Eurozona non è più una chimera

Economia
L'acquisto di titoli di Stato dell'Eurozona non è più una chimera
(Teleborsa) - "Non è più una questione di se, ma di come farlo al meglio ora che lo scenario economico potrebbe essere cambiato". Poche parole, pronunciate da Benoit Coeuré, per riaccendere prepotentemente le speculazioni su un imminente quantitative easing da parte della Banca Centrale Europea.

In una intervista al Wall Street Journal il membro del Comitato esecutivo della BCE ha spiegato che la bassa crescita dell'Eurozona, la depressione dei prezzi e lo shock petrolifero hanno creato uno scenario nuovo. Potrebbe dunque essere il caso di fare di più "e io vedo un ampio consenso, attorno al tavolo del Comitato di politica monetaria, sul fatto che dobbiamo fare di più", ha spiegato il banchiere.

Abbastanza esplicita l'apertura all'acquisto di titoli di Stato di Paesi dell'Eurozona: "se vogliamo fare di più dobbiamo, ovviamente, raggiungere quei segmenti di mercato in cui vi è più liquidità e per questo il mercato dei titoli di Stato è la prima opzione, anche se questo non significa che acquisteremo solo titoli di Stato. Ma di questo discuteremo in occasione del Consiglio direttivo", ha dichiarato Coeuré.
Quanto alle tempistiche della decisione, il banchiere ha spiegato che la BCE dovrà avere in mano il giusto numero di informazioni prima di agire, e non è detto che le avrà entro il meeting del prossimo 22 gennaio.

Come contrastare l'eventuale opposizione della Germania al QE? Coeuré non ha dubbi: la BCE ha il mandato di mantenere l'inflazione entro il target del 2%. "Oggi siamo ben lontani da questo obiettivo e siamo moralmente e legalmente tenuti a rispettare il nostro mandato".
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